Un viaggio di mille miglia inizia sempre con un singolo passo (Lao Tzu).
Era l’estate del 2016 quando una dirigente scolastica, audace e sognatrice, lanciò l’idea di Senza Zaino ad alcune insegnanti che incuriosite iniziarono la lettura del manuale di Orsi, qualche ricerca sul web, l’esplorazione di scuole abruzzesi che avevano già mosso i loro primi passi… ed ecco che, in pochi mesi, le pioniere maestre erano persuase e cariche del giusto entusiasmo per iniziare una nuova avventura. E’ vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, ma è stato necessario darsi il giusto tempo …. per agganciare i primi contatti con la Rete delle Scuole Senza Zaino, e coinvolgere tutte le parti interessate, in primis l’Ente locale.
É settembre 2018 e gli alunni di due classi prime del plesso di Scuola Primaria Renzetti si siedono in Agorà e cominciano a condividere emozioni, preoccupazioni e progetti insieme alle loro maestre “senza zaino”. Come ogni nuovo inizio sono stati necessari la fiducia , la fatica e l’impegno costante; ma poi sono arrivate anche le prime soddisfazioni e la sorpresa davanti a tante cose che sembravano impossibili: una meraviglia! La giusta ricompensa per chi ha osato sfidare il nuovo cominciando a cambiare se stesso e le proprie consolidate certezze.
Anno scolastico 2020-2021: l’Istituto Comprensivo Pescara 10 conta sei classi di Scuola Primaria Senza Zaino e l’avvio del percorso nella Scuola dell’Infanzia con il coinvolgimento di due sezioni.
Questo è l’inizio di un successo che si rinnova ogni giorno.
LA SCUOLA SENZA ZAINO
L’esperienza della Scuola senza zaino nasce a Lucca nel 2003, come movimento di innovazione scolastica, e oggi è annoverata tra le esperienze formative delle Avanguardie educative dell’INDIRE ( Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa).
Il modello pedagogico e didattico della scuola senza zaino si basa sull’elaborazione di un Curricolo Globale ispirato da tre valori: ospitalità, responsabilità, comunità.
L’ospitalità intesa come accoglienza delle diversità di culture, genere, lingue, interessi, intelligenze, competenze e abilità, come cura e responsabilità per l’altro; ospitalità che si realizza attraverso un insegnamento differenziato, per promuovere i talenti e rispondere alle esigenze formative di ciascuno; ospitalità che si concretizza anche attraverso l’organizzazione dello spazio, per cui l’aula è strutturata in aree distinte, che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, finalizzate allo sviluppo dell’autonomia e della capacità di scelta.
La responsabilità intesa come partecipare da protagonisti al processo di crescita proprio e degli altri, con attenzione verso l’ambiente circostante, per promuovere una cittadinanza attiva che abbia lo scopo di realizzare un mondo in cui si persegue la pace, la giustizia, la solidarietà. Gli studenti, che sono chiamati a fare scelte, a negoziare soluzioni, ad assumere a rotazione incarichi di responsabilità, fanno di questa una scuola dove si fa costantemente esercizio di democrazia.
La comunità educante,elemento fondante della Scuola Senza Zaino, si realizza attraverso lo sviluppo di relazioni e legami che promuovano il senso di appartenenza e il riconoscimento affettivo, elementi imprescindibili per un clima di apprendimento sereno ed efficace. C’è comunità ovunque ci siano responsabilità, rispetto e uno sguardo aperto sull’altro. Ma la comunità è intesa anche come comunità di ricerca, in cui l’apprendimento si realizza attraverso un’azione costante di esplorazione, di indagine, di investigazione all’interno di un clima caratterizzato dall’interesse, dalla curiosità, da un’operosità diffusa, dalla concentrazione, dalla collaborazione; una scuola comunità fatte di domande, più che di risposte già preconfezionate, una scuola dunque di ricerca, dove si può sbagliare perchè è dall’errore che si impara.
A caratterizzare la Scuola Senza Zaino sono i “dove” e i “quando” ovvero lo spazio e il tempo della didattica risultano completamente rivoluzionati per favorire nei ragazzi e nei docenti momenti di condivisione, discussione e riflessione. L’aula diventa il cuore dell’organizzazione educativa per cui la sua strutturazione è fondamentale. Si organizzano spazi comuni come spazi di incontro e per questo è presente un angolo riservato all’ Agorà,luogo di riconoscimento emotivo, personale e sociale in cui gli alunni sono liberi di socializzare, raccontare, discutere e argomentare esperienze. Nell’Agorà gli alunni e gli insegnanti si confrontano sui percorsi educativi da condividere e progettare insieme. Altro spazio sono le aree di lavoro organizzate con tavoli dove si svolgono le attività, con compiti diversi e a rotazione. Nell’aula Senza Zaino sono presenti più laboratori tematicidotati di materiale per consentire agli alunni la scelta di esercitarsi e/o approfondire in un momento individuale o di coppia. Gli strumenti, didattici e tecnologici ,diventano l’essenza dei laboratori tematici e di tutta la didattica laboratoriale.
Altrettanto importante e l’organizzazione dei tempi: tutti i momenti della giornata e della settimana, dell’anno scolastico, sono scanditi secondo ritmi precisi affinchè gli alunni possano essere resi partecipi, protagonisti e consapevoli della loro esperienza di apprendimento.
SITO DEL SENZA ZAINO DAY 2020 realizzato dalle classi prime e seconde